Agenda 2030 Next | Migrazioni forzate e diritto al futuro
Il progetto “Agenda 2030 Next. Migrazioni forzate e diritto al futuro”, in continuità con i percorsi educativi realizzati nell’anno 2023-24 e tenuto conto della complessità del fenomeno migratorio che interessa direttamente o indirettamente la vita di ogni essere umano e che da sempre caratterizza la Storia dell’umanità, vuole concentrare l’attenzione sulle sfide poste dalle attuali migrazioni forzate. Il fenomeno, soprattutto quando segnato da pesanti situazioni di partenza, incertezza dei percorsi, confusione e instabilità nei luoghi di arrivo, pone degli interrogativi sulle questioni globali dello sviluppo e delle sfide che travalicano i confini dei Paesi. Luoghi di partenza, di transito e di arrivo non possono essere letti, conosciuti e analizzati come se fossero dei pezzi tra loro scollegati. Solo uno sguardo trasversale capace di intessere un filo tra di essi può aiutare a comprendere le complesse pieghe della realtà migratoria che è tutt’altro che lineare, tutt’altro che predeterminata meccanicamente da fattori di spinta (il più inflazionato, la povertà) e da fattori di attrazione (il più ricorrente, le ricchezze dell’Occidente).
Affrontare le migrazioni attraverso un approccio alla complessità significa considerare il fenomeno in ottica sistemica provando a far dialogare diversi punti di vista e mettendo in relazione i cambiamenti e le crisi ambientali, con quelle economiche, politiche e socio-culturali con l’obiettivo di decostruire il diffuso approccio semplificatorio che tende a ridurle ad un mero effetto della povertà.Se da un lato la migrazione volontaria è generata da una serie di scelte che portano le persone a lasciare le proprie terre d’origine, dall’altro, ci sono anche persone che partono forzatamente, costrette da persecuzioni, conflitti, violenza, violazioni dei diritti umani, eventi particolarmente gravi e destabilizzanti come alluvioni o altri eventi meteorologici o climatici. Secondo l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, nel 2023, oltre 117 milioni di persone sono fuggite dal loro paese.
E' importante sviluppare percorsi di conoscenza del fenomeno per contribuire alla decostruzione di visioni stereotipate; facilitare un approccio multiscalare e multiattoriale che consenta di ricostruire una rappresentazione articolata delle molteplici complessità in gioco; favorire lo sviluppo di una società radicata nei territori, ma diversificata e aperta alla molteplicità delle visioni e degli approcci costruendo spazi e occasioni di incontro e ascolto delle differenze per scrivere insieme una nuova narrazione.
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Foto: Francesco Malavolta
INCONTRO DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE | 9 SETTEMBRE 2024 ORE 15.00-16.00 (online)
https://us02web.zoom.us/j/83489184258
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